Il Progetto SHEEP AL.L. CHAIN, miglioramento della competitività degli allevamenti delle razze ovine autoctone a limitata diffusione: pecora di razza Alpagota e pecora di razza Lamon, rientra nella Misura 16 – Cooperazione del GAL Prealpi e Dolomiti. I tipi di interventi previsti in particolare:
- Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura
- Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie
- Azioni di informazioni e di dimostrazione
All’interno della 16.1.1 il progetto si prefigge, attraverso la cooperazione, la realizzazione del progetto pilota e l’attivazione di percorsi formativi mirati, di migliorare la competitività degli allevamenti di razze autoctone a limitata diffusione (pecora di razza Alpago, pecora di razza Lamon) in Provincia di Belluno, agevolando la condivisione e la fruizione informatizzata dei dati genealogici di razza tra Allevatori ed Enti Istituzionali e tra gli stessi Allevatori , valorizzando tutti (all) i dati disponibili lungo l’intera catena “chain” di produzione, implementando modelli di allevamento sostenibili (regime biologico), valorizzando infine le informazioni stesse a scopo di comunicazione e marketing.
I risultati attesi riguardano la realizzazione “partecipata” di una banca dati e di un software con applicazione mobile di facile fruizione da parte degli allevatori e la sua implementazione nei processi aziendali per le finalità sopra descritte. Si intende dunque realizzare una condivisione informatizzata di dati e di indicatori di valore aggiunto, che gli allevatori delle razze autoctone a limitata diffusione devono poter gestire a vantaggio di processi aziendali sostenibili e della qualità delle produzioni collegate al fine di migliorare la competitività (Priorità 2 del PSR) dei propri allevamenti rispetto a quelli intensivi più produttivi, ma meno ricchi di valori ecologico-ambientali, culturali e sociali, valori fruibili tra l’altro dalle stesse comunità locali.
Sarà pertanto creata una “catena” (chain) di collegamento tra tutti i soggetti (all subjects) coinvolti nel processo di valorizzazione sulla quale poi fondare una “catena di valore” a garanzia della qualità delle produzioni collegate sia in termini di sicurezza alimentare (garantita dalla presenza dei servizi veterinari dell’ULS nei tavoli di cooperazione e nelle attività del Progetto Pilota) sia in termini di sistemi di allevamento sostenibili (in particolare collegati al regime biologico), sperimentandone poi gli effetti sulla comunicazione e sul marketing territoriale attraverso la rielaborazione dei dati raccolti in elementi comunicativi ed attrattivi per target specifici.