Superata la Sella di Fadalto, ci si addentra in una conca sorprendente dominata dalle cime dolomitiche, dalla foresta del Cansiglio e dal Lago di Santa Croce: l’Alpago. Secondo del Veneto per ampiezza, e ricco di leggende sorte sulla sua creazione, il Lago di Santa Croce è una méta ricercata ed apprezzata da italiani e stranieri grazie alle caratteristiche climatiche ed ambientali che lo rendono ideale per la pratica di molti sport acquatici. La conca dell’Alpago si presta anche a vacanze rilassanti e a contatto con la natura, in modo particolare all’interno della foresta del Cansiglio, che riserva meravigliose escursioni in un ambiente unico ed incontaminato e che in passato era una delle più importanti riserve boschive della Repubblica di Venezia per la qualità dei suoi faggi. Qui oggi è possibile praticare svariati sport ma anche osservare facilmente la fauna tipica in piena libertà. A tutto ciò va aggiunto un patrimonio culturale e storico di grande valore, oltre a una notevole tradizione ed offerta gastronomica da scoprire.
L’Alpago è un territorio vocato alla pratica, ma anche all’insegnamento, di numerose attività outdoor da svolgere in tutte le stagioni. Se in estate il Lago fa da padrone per gli sport, in inverno è il Cansiglio la mèta principale: la piana e la foresta sono luoghi ideali per divertirsi con gli sci da fondo, ciaspole e sleddog, oltre che praticando il nordicwalking sui numerosi percorsi segnalati. Non manca comunque la possibilità di svolgere passeggiate o escursioni più impegnative, da realizzarsi con il supporto di preparate guide alpine facilmente reperibili su tutto il territorio. L’Alpago è dunque il paradiso degli sportivi, compresi gli amanti degli sport più estremi che possono cimentarsi con parapendio e sci d’alpinismo. Molte sono le possibilità di scoprire scorci naturalistici e paesaggistici, ma anche storici ed architettonici, esplorando l’Alpago in genere, ricchi di spunti e di un patrimonio socio-culturale di pregio.
Due elementi che tradizionalmente e storicamente hanno caratterizzato il territorio di Farra e dell’Alpago sono stati il lago di Santa Croce ed il Cansiglio. Se nello specchio d’acqua è testimoniata un’antica consuetudine fortemente regolamentata di pesca, controllata dal castelliere del fortilizio della Casamatta, e di traghetto da Santa Croce e Farra d’Alpago, l’interesse per le riserve del bosco del Cansiglio iniziò nel XV secolo con il dominio dei Veneziani, che lo posero sotto tutela bandendolo come “Bosco da Reme di San Marco” perché materia prima per i remi della flotta veneziana. Per la quantità e qualità del suo legname fu anche meta dei Cimbri quando dovettero spostarsi nel 1700 dall’Altopiano di Asiago. Qui si insediarono in 7 villaggi e si dedicarono alla loro tradizionale attività di lavorazione del legno in fasce, per la conservazione del formaggio, setacci, madie e numerosi prodotti di uso domestico. L’Alpago oggi è sede di produzioni agroalimentari e lattiero-casearie, in un territorio dove la gastronomia ha una tradizione legata a sapori semplici ma gustosi: tra questi non possiamo non ricordare il conosciutissimo agnello, ma anche le mame (tipici fagioli) e le lumache, ma anche i pesci del lago tra cui il coregone.